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Umile scriba

 

 
Credo che le vicende della mia vita non siano di alcun interesse se non per me che le ho vissute partendo dalle montagne dalla Val di Susa, dove sono nato. All'Università di Torino ho avuto la fortuna di apprendere il rigore della scienza storica da quei due grandi Maestri di etica e di impegno civile che furono Norberto Bobbio e Alessandro Galante Garrone. Nel 1994 l'Italia però cambiava e ho deciso di emigrare. Sono ormai un vecchio rottame, ma dell’Indocina ho lunga  memoria. Nel 1979 ho fatto il mio primo viaggio in Birmania e nel 1980 sono andato per la prima volta in Vietnam. Sono stato in Laos, quando il paese era ancora meta ignota al turismo, e nel 1982 sono andato nella Cambogia che allora stava vivendo i duri momenti della guerra civile. Dal 1995 ho vissuto a Phnom Penh dove ho sempre lavorato in ASCO CAMBOGIA   http://www.ascolotus.com/ che per anni ha assicurato a me e alla mia famiglia il piatto di riso quotidiano (e anche qualcosa in più).
La Casa editrice Polaris di Faenza www.polariseditore.it ha pubblicato alcuni miei libri. Il primo è stato Vietnam, cui hanno fatto seguito Angkor, Cambogia, Myanmar, Laos, Indocina e ora Birmania e la traduzione e commento del famoso diario di Henri Mouhot.
Ho scritto Sud Est Asiatico, un libro sulla storia di Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam, che non si trova in commercio ma viene dato in omaggio da ASCO a tutti i clienti che arrivano in Indocina, mandati dai maggiori Tour Operator italiani.
Ora il mio cammino è terminato ma restano sempre gli amici e colleghi di ASCO che continuano, con grande rigore professionale, a lavorare per fare conoscere ai viaggiatori che vengono dall'Italia la cultura, l'arte e la storia dei Paesi d'Indocina.

 

Dicembre 2019


In memoria di Claudio il il suo sito web rimarrà attivo ed accessibile, affinchè tutti possano godere dei suoi insegnamenti e possano avvicinarsi alla scoperta della Cambogia e della Indocina, una delle destinazioni più affascinanti al mondo, quella che il nostro umile scriba ed amico aveva adibito a sua seconda patria.

Arrivammo qui quando nessuno ancora sapeva cos'era l'Indocina

In Occidente, molti sentirono parlare, per la prima volta, dell’Indocina solo nei primi anni ’50 quando sui giornali fu pubblicata la notizia che in uno sconosciuto luogo chiamato Dien Bien Phu, un ancora più sconosciuto generale di nome di Vo Nguyen Giap aveva umiliato i para della Legione Straniera cacciando i Francesi dal Vienam.

Questo nome divenne, poi, familiare quando negli anni ’70 gli schermi televisivi e le riviste portarono in ogni casa le immagini della guerra combattuta e persa dal gigante americano contro i piccoli e irriducibili Vietcong. Giunsero anche le tragiche notizie sul Laos sommerso da oltre due milioni di tonnellate di bombe aeree e dalla Cambogia piombata in preda della spietata utopia omicida dei Khmer rossi. Cadde poi il silenzio e tutti dimenticarono quell’angolo di mondo che pure aveva visto nascere culture millenarie che avevano lasciato in eredità all‘Umanità dei favolosi tesori d’arte.

Fu il Tour Operator Going di Torino che, agli inizi dgli Anni ’80, ebbe il coraggio e la preveggenza di abbandonare gli stereotipi e usuali “Tour dell’Asia” per andare a percorrere queste strade e scoprire i tesori che vi celavano. Nel 1982 partì il primo tour di 19 giorni in Vietnam. Vennero poi il Laos e la Cambogia. Era così nato il mitico programma Antiche Civiltà che, poi, molti cercarono maldestramente di copiare.

Nella Going degli anni ’80 lavoravano anche due giovanotti, Mauro Barattino e Stefano Cazzola, che nel 1995, quando ormai si stava esaurendo la spinta propulsiva della vecchia Going, decisero di lasciare l’Italia per trasferirsi in Indocina dove hanno fondato e dirigono AscoLotus, con le sue articolazioni Asco Vietnam, Asco Cambogia, Asco Laos e Asco Thalandia, dove ancora oggi vive e quotidianamente si arricchisce quel patrimonio di cultura e professionalità che nacque con le Antiche Civiltà.

Feci la guida per la prima volta nel 1982 e da allora ho accompagnato viaggiatori italiani in Birmania, Thailandia, Laos, Vietnam e, soprattutto, in Cambogia, dove ora vivo. Ora sono troppo vecchio per continuare ma ho cercato di insegnare ai miei più giovani colleghi che il primo dovere di una guida è quello di trasmettere le proprie conoscenze a chi ha speso tempo e soldi per venire a conoscere questi paesi. Questa è la "filosofia" di Asco e la sua priorità è stata e continua a essere quella della formazione e del costante aggiornamento del personale. Ogni anno si organizza un seminario di studio ed è veramente gratificante vedere che tutte le guide dipendenti di Asco – siano Thailandesi, che Vietnamite, che Laotiane oppure Cambogiane - seguono le lezioni, studiano i testi, parlano con i colleghi oppure chiacchierano fra di loro in italiano.

Il turismo ha contribuito a fare conoscere questi paesi, dove ormai è scomparsa anche la memoria della guerra e delle tragedie passate, ma è una conoscenza superficiale, spesso erronea e intrisa di pregiudizi.

Anche il viaggiatore più accorto giunge qui portandosi dietro un lordo bagaglio di false convinzioni, enormi preconcetti ed erronee credenze. La realtà attuale e la storia di questi paesi restano ignote e ignorate, o si limitano alle vaghe notizie tratte da riviste, giornali o addirittura dai film. Nelle pagine di questo sito ho cercato di raccontare la storia di questi paesi, soprattutto quella del passato perché credo che sia la “chiave di lettura” indispensabile per capire il presente.

La conoscenza della storia del passato, da sola non è comunque sufficiente e  chi arriva qui spesso si trova stupito e sconcertato di fronte a realtà culturali e socio-economiche che ignorava. Per questo motivo, noi di Asco abbiamo creato un sito con il quale cerchiamo di mettere a disposizione di tutti i viaggiatori italiani la nostra esperienza e il nostro modesto sapere.

Leggete www.larivistaindocinese.com

 

 

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L'Indocina di ASCO Cambogia: da Angkor ai Khmer rossi, il Vietnam e le guerre, il Laos e il Mekong

 

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